Cavaliere trace

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Cavaliere tracio nel Museo nazionale di storia di Sofia

Il cavaliere trace (o cavaliere tracio[1]) è una divinità e un eroe trace spesso qualificato come cavaliere-eroe trace. Il cavaliere armato incarna un dio guerriero, rappresentato in forma stilizzata. Sono stati finora trovati più di 2.500 monumenti rappresentativi di questo culto. Il cavaliere trace era onorato in numerosi santuari traci di epoca romana (I e II secolo).

Il cavaliere trace costituisce una delle prime testimonianze della vita religiosa dei Traci. Il concetto primitivo del cavaliere che teneva lontani dai campi e dal gregge gli animali malefici, «si andò trasformando in quello di protettore della casa e dei beni della famiglia - donde è derivato l'epiteto più volte attestato di propölaios - e forse anche una specie di genio personale; si spiegherebbero in questo modo le sue funzioni funerarie»[2]. Si tratta di un culto locale, anche se subì l'influenza greca e romana. L'origine autoctona del culto del cavaliere trace è evidente quando si consideri l'origine etnica dei donatori dei monumenti e l'epiteto attribuito nelle dediche al divino cavaliere.

  1. ^ Trace, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 febbraio 2018.
  2. ^ Cavaliere tracio, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 febbraio 2018.

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